Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
Trento, 13 febbraio 2005 Contrariamente alle previsioni, ieri il livello delle polveri sottili nell’aria è salito a picco, con 91 microgrammi a Trento già dalle prime ore del mattino per arrivare a 125 microgrammi per metro cubo alle 18 di sera. Situazione analoga negli altri comuni: perfino Borgo, che negli ultimi giorni era rimasto sotto il livello limite di 50, è arrivato, in serata, a 71 microgrammi. Nel frattempo dovremmo aspettare fino a lunedì perché la «cabina di regia» si riunisca per stabilire le modalità e le date delle domeniche senz’auto previste nei mesi di febbraio e marzo. La speranza è che arrivi finalmente il vento a ripulire l’aria sporca di queste settimane. «Era previsto che le polveri potessero incrementare, ma sono aumentate molto di più di quello che pensavamo – dice Tonidandel, referente del monitoraggio dell’aria per l’Appa – ma almeno le previsioni meteo sono confermate, anzi sono migliori, perché il vento soffierà in valle anche martedì e mercoledì. Da domani (oggi, per chi legge, ndr) c’è bassa probabilità di polveri sottili nel l’aria». Per non cedere alla disperazione, Roberto Bombarda, consigliere provinciale dei Verdi, scherza e propone di ingaggiare uno stregone che faccia la danza della pioggia. «Stregone a parte – dice – soluzioni che risolvano le condizioni atmosferiche da un giorno all’altro non esistono. Quando si fa un piano di questo tipo, si deve capire che in un secondo tempo si sarà costretti a soluzioni estreme, come la chiusura totale, appunto. In realtà le domeniche senz’auto incidono pochissimo, ma hanno una grandissima valenza civica e culturale, perché coinvolgono tutti e obbligano tutti, senza discriminazioni. Io avrei cominciato già da questa domenica». L’intervento che impone di lasciare l’auto in garage nel fine settimana, secondo Bombarda, preparerebbe i cittadini per il prossimo inverno, al quale non si può arrivare impreparati. Ovviamente, la soluzione per il lungo periodo, non è unica ma ha numerose sfaccettature che investono le abitudini e la mentalità della gente che dovrebbe, prima di tutto, cambiare radicalmente il proprio rapporto con la mobilità. «E’ necessario incentivare l’uso del mezzo pubblico, potenziare il trasporto su rotaie e limitare l’uso del trasporto su gomma. La Provincia dovrebbe dare incentivi per chi cambia l’auto con un mezzo meno inquinante e aumentare il numero dei distributori di metano, prevedere politiche di favore per l’acquisto di auto a gas, anche attraverso sgravi fiscali. Avevo fatto una mozione in consiglio provinciale che proponeva dei bonus per i dipendenti delle amministrazioni che viaggiano con il mezzo pubblico. Lo stesso potrebbe accadere per il privato: visto che già paga il buono mensa, può pagare anche il trasporto con il mezzo pubblico. Un altro intervento da fare per limitare il problema, è la realizzazione di una metropolitana che colleghi Trento alla Valsugana e alla Piana Rotaliana. Un ultimo fronte sul quale lavorare è quello degli impianti di riscaldamento: la gente dovrebbe abbassare le temperature all’interno delle case e si dovrebbero favorire gli edifici passivi». Tutte queste soluzioni andrebbero attivate contemporaneamente e nel breve periodo, non tanto per l’emergenza che in questi giorni si sta vivendo, ma piuttosto perché richiedono tempi lunghi per entrare a regime. «La sommatoria di queste soluzioni – conclude Bombarda – dovrebbe portare nei prossimi anni ad una condizione migliore. E’ vero che con la situazione orografica e climatica in cui viviamo ci sarà sempre ristagno di aria, ma con le possibilità che ha la provincia, questo non deve succedere. Si deve lavorare su più fronti, cominciando già dai prossimi mesi a mettere in campo delle strategie in previsione del prossimo anno». |
ROBERTO
| ||||||||||||||||||||||||||
© 2000 - 2024 EUROPA VERDE VERDI DEL TRENTINO webdesigner: m.gabriella pangrazzi |
||||||||||||||||||||||||||||
|